Violenti e crudeli, ma anche capaci di insospettati gesti di magnanimità, costituiscono una colonna dell’immaginario collettivo tardo-medioevale e del primo rinascimento e se ne narrano e celebrano ancora le gesta.
Nell’edizione della Donazione della Santa Spina che coincide con i 600 anni dalla morte di Braccio, Montone dedica una mostra ai capitani di ventura.
Si intitola “Capitani di ventura e castellane” la mostra di opere su carta di Luigi Simonetta che sarà inaugurata giovedì 15 agosto alle 18,30 nella Chiesa di San Francesco.
Simonetta è nato a Pavia e vive a Roma. Pittore e incisore, noto al pubblico di Venezia per avervi tenuto diverse mostre personali e per aver partecipato per oltre quindici anni alle iniziative di “Atelier aperto”, unisce nelle sue opere uno sguardo critico sulla realtà contemporanea a una riflessione su figure ricorrenti nell’immaginario universale.
La sua mostra di Montone è dunque dedicata alla figura “controversa” dei capitani di ventura, spesso mercenari al soldo del miglior pagatore, ma talvolta valorosi e patriottici difensori della Città-stato, che restano figure affascinanti e sono celebrati ancora oggi.