Donazione della Santa Spina

Lunedì dell'Angelo (Pasquetta)

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Descrizione

LUNEDÌ 21 APRILE 2025

ORE 10,30 - Piazza Fortebraccio
Lettura del “Proclama” del Gran Gonfaloniero, arrivo del Conte Carlo Fortebracci e Corteo Storico della Donazione della Santa Spina, accompagnato dai Tamburi di Braccio.
Il reliquiario della Santa Spina è visitabile durante tutto il pomeriggio presso la Chiesa Collegiata.

ORE 11,30 - Chiesa Collegiata
Messa solenne celebrata da S.E. il Vescovo di Città di Castello e Gubbio Mons. Luciano Paolucci Bedini ed accompagnata dalla Corale Fortebraccio.

ORE 15,30 - Museo San Francesco
Carlo Fortebraccio e la storia della Santa Spina.
Visita guidata con il biglietto di ingresso del museo.
atlante@serviziculturali.com

ORE 16,30 - Rocca di Braccio
Gli “Arcieri Malatesta di Montone” e la "Compagnia Arcus Tuder" rendono omaggio alla Corte dei Fortebracci con un grandioso torneo.

ORE 17,30 - Piazza Fortebraccio
Il giullare del castello si esibirà in uno spettacolo.

ORE 18,00 - Chiesa San Francesco
“Nolite Timere” – Concerto della Corale Fortebraccio Direttore Francesco Fulvi.

Luogo

Montone - Centro Storico

Piazza Fortebraccio, 06014 Montone PG, Italia

Comune di Montone: https://raffaellabbate.viewin360.co/share/collection/7Z5bp?logo=bWVkaWEvMTA5NzU5LzY2ZjEtN2ZkNC0xNGMyLTYxNTYucG5n&info=0&logosize=200&fs=1&vr=1&sd=1&initload=0&thumbs=1

Date e orari

2025 21 apr

10:30 - Inizio evento

2025 21 apr

19:15 - Fine evento

A chi è rivolto

A tutti

Costi

Ingresso gratuito

Contatti

  • Pro Loco Montonese: prolocomontonese@gmail.com

Ulteriori informazioni

La Santa Spina
Le sacre spine sono il simbolo estremo della passione di Gesù Cristo, segno di una regalità autentica, paradossale rispetto a quelle umane. La storia della corona di Cristo è densa di suggestioni. Il ritrovamento delle reliquie della passione è attribuito a Sant'Elena, madre dell'imperatore Costantino, la quale durante un pellegrinaggio sul Golgotha, rinvenne la croce e i chiodi della crocefissione.
La corona di spine sembrerebbe non far parte del ritrovamento. Tuttavia le prime spine di cui si ha notizia sono quelle donate da
S. Elena nel 323 a Roma, provenienti da Gerusalemme dove la corona restò certamente fino al IV secolo, presenza confermata da
S. Paolino da Nola. Fino al 1200, le notizie sono frammentarie e non sempre attendibili. Nel 1204 la corona di Cristo era venerata a Costantinopoli nella cappella di Santa Maria del Faro. Da questo momento la reliquia divenne oggetto di trattative e scambio. Nella cristianità del XIII secolo, grande manifestazione di devozione e fonte di grande prestigio è il possesso di reliquie, pertanto la corsa al collezionismo da parte di re, stati, città, creò un vero e proprio mercato capace di far lievitare i prezzi di quelle più rare e, cosa di non minor conto, capace di favorire le falsificazioni. L'imperatore di Costantinopoli, Baldovino Il, per far fronte alle spese di guerra, ottenne un prestito dai veneziani offrendo in pegno la Corona di spine; alla scadenza del pegno Luigi IX di Francia, il re santo, offrì a Baldovino Il il riscatto per la Corona che in questo modo sarebbe stata trasportata in Francia. I veneziani non accettarono di buon grado l'idea di essersi fatti sfuggire di mano una tale insigne reliquia e dopo lunghe trattative ottennero che la Corona fosse trasportata a Venezia, perché la città godesse dei benefici, seppur temporanei, della sua presenza: la protezione, i favori, il prestigio Trasportata infine a Parigi, in una solenne processione penitenziale, il re a piedi nudi e vestito da penitente consegna la Corona all'arcivescovo. Al glorioso reliquiario San Luigi fece erigere, nel 1248, la Sainte-Chapelle, e non perse l'occasione di associare la
gloria del re a quella di Dio.
La corona è oggi custodita a Notre Dame ed è un serto senza spine.
Tra il 1470 e il 1477 Carlo Fortebracci, conte di Montone, per le sue virtù militari, ereditate di certo dal padre Braccio, combatteva al servizio della Serenissima Repubblica di Venezia; qui ricevette in dono una Spina della Corona del Cristo, la portò in dono a Montone e ne decretò la festa il Lunedì dell'Angelo. La leggenda racconta che la Spina fiorisse il Venerdì Santo emanando un dolcissimo profumo. Il richiamo della reliquia era talmente grande, i pellegrini tanto numerosi, che nel primi anni del 600, per motivi di ordine pubblico, fu ordinata una seconda ostensione. Dal 1798, quando la chiesa di S. Francesco fu incendiata, la Spina nel suo prezioso reliquiario è custodita dalle suore del Convento di S. Agnese. Se ne festeggia l'ostensione il Lunedì dell'Angelo e la penultima domenica di Agosto in un clima intriso di religiosità popolare e storia.
Il Reliquiario della Santa Spina è visitabile durante tutto il pomeriggio presso la Chiesa Collegiata.

Pagina aggiornata il 08/04/2025